Il Vescovo Claudio, quando nel 2016 mi ha dato la nomina come parroco dell’Unità Pastorale, mi chiese di valutare anche l’opportunità della ministerialità e di possibili gruppi ministeriali per queste parrocchie. In questi due anni intanto ho cercato di conoscervi; l’anno scorso con alcuni di voi ho partecipato anche degli incontri diocesani - informativi sui gruppi ministeriali- e adesso mi sembra si possa avviare questa sperimentazione, in accordo con il Vescovo e la Diocesi. Iniziamo non perché ci riteniamo pronti o esperti, ma perché crediamo che lo Spirito Santo chieda alla Chiesa di leggere questo tempo e le forme nuove che sono necessarie alla vita della Chiesa. Che cos’è un gruppo ministeriale?

Un gruppo di persone che insieme con il parroco partecipa nella cura dell’azione pastorale, quindi delle persone competenti che in modo non occasionale, ma continuativo si prendono cura della comunità. Non sono dei mini-preti o dei capi, ma si mettono a servizio della comunità con un mandato del vescovo, per coordinare e far in modo che le varie dimensioni della vita della parrocchia: liturgia, carità, catechesi e comunione, possano essere curate ed esercitate.

La definizione di questi gruppi ministeriali e ciò che possono essere, avranno anche a livello diocesano bisogno di più tempo e di più elaborazione, come scritto anche nelle tracce di cammino “Il seminatore uscì a seminare”, le linee di riferimento per quest’Anno Pastorale. La Diocesi ed il Vescovo Claudio, ci hanno chiesto di avviare una sperimentazione, e noi abbiamo dato la nostra disponibilità.

Questa sperimentazione prevede adesso soprattutto una formazione più specifica per cogliere al meglio il servizio richiesto. Con me hanno accettato di mettersi in gioco: Massimiliano Bergo, Matteo Pavanello, Lorenza Scagnolari, Diego Tescaro.